Fenomeni di bullismo e azioni di vere e proprie baby gang cominciano insistentemente ad interessare la nostra città e la sua provincia, lasciando intrevedere problemi educativi, di disagio sociale, di scarso coinvolgimento e di mancato stimolo per le nuove generazioni.
Il problema, piu' in generale, riguarda l'utilizzo diffuso e poco monitorato dei mezzi telematici, la diffusione delle droghe ed uno sfrenato stimolo al consumismo dilagando in tutto il nostro Paese, nelle sue grandi città, come Napoli e Milano, dove fatti criminosi che riguardano gli adolescenti sono all'ordine del giorno. Volendo trarre degli spunti operativi, se, da un lato, l'ipotesi di una vera propria azione parlamentare (ad esempio una commissione d'inchiesta sul disagio giovanile in Italia) potrebbe essere auspicabile, le politiche locali, dall'altro, dovrebbero sempre piu' manifestare interesse e competenza in materia.
A tal fine, pensando ai tanti progetti formativi che si attuano nelle nostre scuole, attraverso le associazioni, il virtuosismo di dirigenti scolastici e gli enti no profit, (in alcuni casi, purtroppo, fucina di contentini ecomonici e consenso elettorale), nei prossimi giorni, con i responsabili del movimento "L'Atene della Calabria" avremo un incontro con il consigliere regionale Franco Morelli, titolare della delega alle politiche giovanili della Regione Calabria, in modo da verificare se è possibile, partendo da Cosenza, avviare un percorso di elaborazione normativa e progettuale, che possa modernizzare e migliorare la prevenzione di tali disagi e di tali problematiche, alimentando e coinvolgendo, magari, quelle professionalità che sempre piu' necessitano in termini di consulenza e assistenza morale e psicologica per i piu' giovani.
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