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Registrato e pubblicato il 4/01/2011

mercoledì 27 luglio 2011

Ottima iniziativa del presidente del Consiglio regionale calabrese sui costi della politica

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, ha convocato la Conferenza dei presidenti di gruppo per il 1° agosto, con un solo ordine del giorno: RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA. 
E' come se il nostro ultimo appello, lanciato pubblicamente da una nota emittente televisiva locale (Telitalia), avesse trovato riscontro nelle ottime intenzioni dei presidenti di Consiglio e Giunta regionali.
Avevamo espressamente chiesto, con moderazione e incisività, alla politica locale di anticipare i tempi di una discussione attualissima, che sta prendendo piede, con forti tendenze di antipolitica, a livello nazionale e periferico, e che trova i cittadini pronti ad agitare qualsiasi strumento di partecipazione e democrazia diretta, per ridurre costi e privilegi del mondo politico-amministrativo. 
Recuperare il dibattito in seno alla massima assise democratica locale, significa ridare tono e vigore ad una politica che spesso viene vista lontana dai governati, chiamati, tutti, a sacrifici economici di non poco conto. 
Dal canto nostro, avevamo anche chiesto, come Scopelliti e Talarico hanno dichiarato di voler fare, di istituire una commissione ad hoc per studiare in tempi brevi modalità di intervento.
Cosenza e la sua provincia, peraltro, hanno eletto e nominato politici che guidano i settori del bilancio e degli affari istituzionali, per cui proprio da loro ci attendiamo un forte impulso all'iniziativa.
Da un'analisi sommaria del fenomeno calabrese (ai piu' alti livelli nazionali come costi, indennità e benefits di consiglieri e strutture regionali), ci risulta che una buona legge, che ad esempio riduca del 40% le remunerazioni mensili dei consiglieri e degli assessori regionali, porterebbe ad un rismparmio complessivo di circa 2 milioni di euro in 4 anni.
Troviamo, dunque, l'iniziativa di altissimo valore politico e sociale, e ci auguriamo che si imbocchi la strada di una proficua e non strumentale collaborazione tra tutte le forze politiche rappresentate a livello regionale.
Tale azione, se dovesse essere portata avanti con concretezza, fuori da proclami e autoincoronamenti, darebbe notevole impulso ad una nuova fase di regionalismo meridionale, essendo evidente che invece, le forze politiche più radicate al nord, hanno negli anni solo fatto chiacchiere: la difesa delle Province e le aperture di nuove e dispendiose sedi decentrate di Ministeri, volute dalla Lega, ne sono inconfutabile prova.


sabato 23 luglio 2011

Qualcosa per distinguersi dal recente passato

I cittadini di Cosenza avevano da anni e continuano ad avere bisogno di amministratori che stiano quotidianamente sui problemi e scandaglino con buon senso le necessità urgenti del territorio, manifestando capacità di raccolta e distribuzione delle risorse economiche con efficienza ed economicità. Le premesse e le intenzioni della nuova amministrazione sono le migliori possibili, almeno dall'ottima comunicazione che attraverso la stampa sia il sindaco che il vicesindaco fanno emergere. Nell'ottica di una proficua collaborazione e per svolgere nel piccolo il ruolo di stimolo e proposta che da anni con i soci del circolo Re Alarico stiamo perseguendo, (da poco  anche con il gruppo civico de l'Atene) voglio sommessamente segnalare che gli interventi promossi e le iniziative messe in campo necessitano di un migliore e più operativo schema di coordinamento e applicazione, sempre per evitare, come accaduto nelle precedenti amministrazioni, di riempire pagine di cronaca senza lasciare poi nulla nella realtà. 
Con estrema franchezza, da cittadino comune, prima che persona impegnata in politica, vorrei che per il recupero del centro storico, per le politiche culturali e del turismo, si predisponesse un dibattito ampio e partecipato in seno al Consiglio comunale, in modo da consentire a chiunque abbia delle idee, di proporre, nell'arco di un ragionevole lasso di tempo, interventi e soluzioni sostenibili. 
 Volendo fare un piccolo esempio, la bellissima iniziativa del bus turistico scoperto, con collegati punti informativi, non trova relazioni con gli albergatori, i gestori di B&B ed i ristoratori dell'area urbana, della Presila, del Tirreno; è opportuno, pertanto, che si affidi ad ogni gestore di attività ricettive una guida turistica operativa e dei depliant informativi da sottoporre costantemente ai propri clienti. Confidando, ovviamente, che si incardini un trend positivo, più che l'annuncio mediatico di una repentina soluzione del problema. Più in generale, se la discussione su un piano di recupero del centro storico non trova a monte l'individuazione di linee guida che assegnino un ruolo specifico e ricostruiscano l'identità di un territorio segnato dall'incuria e dall'abbandono, diviene pura demagogia proporre singoli e sconnessi lodevoli interventi; è come dire: realizziamo un Castello Svevo super attrezzato, ma poi tutti i consiglieri comunali che sono anche consiglieri provinciali nulla ci dicono a riguardo del finto recupero dell'adiacente struttura dell'Umberto I. (ricordate? http://atenedellacalabria.blogspot.com/2011/02/tra-luoghi-dimenticati-e-nascosti-per.html).
Parlare, ancora ad esempio, di commercio e dimenticare progetti come quelli lanciati e poi sotterrati relativi alla riqualificazione del mercatino di via Padre Giglio, farebbe assomigliare la nuova amministrazione a quelle di un recente e asfittico passato, in cui sembrava che Alarico fosse risorto e Telesio andasse a braccetto, in dispendiosi quanto noiosi convegni, con Silvio Berlusconi. 
Se è anche vero che Cosenza ha bisogno di valorizzare con obiettività e professionalità la sua memoria storica, il suo passato di faro intellettuale e politico nella Regione, mi sia consentito, per concludere, di ricordare una, forse la più importante, delle doti umane e politiche dei due più incisivi benvoluti amministratori cosentini degli ultimi secoli, il podestà Tommaso Arnoni e il sindaco Giacomo Mancini: l'umiltà. L'umiltà di ricevere e dialogare con chiunque giornalmente lo richiedesse, l'umiltà di proclamare successi e vittorie ad ogni singolo completamento delle opere volute.
Michele Arnoni

sabato 16 luglio 2011

Ridiamo dignità, con denominazioni e numeri civici, ai luoghi di Cosenza


La perdità di identità, lo svuotamento del ruolo propulsivo, in termini commerciali e culturali, di Cosenza, passa anche attraverso le piccole-grandi dimenticanze verso i suoi abitanti, verso i luoghi e le strade in cui vivono e lavorano. Come al solito, senza sperticarci nelle lodi di interessata fantapolica verso l'amministrazione comunale, e nemmeno adagiarci sui sogni da città fantastiche che richiedono sperpero di danari pubblici, con lo spirito costruttivo e propositivo di cui ci siamo dotati, segnaliamo che molte strade, talvolta interi quartieri, non hanno una targa denominativa e nemmeno la numerazione civica. Una mancanza grave, che diventa vistosa nel quartiere Trieste, nella zona di Piazza Cappello (ex Rione Bianchi), nella zona di via Popilia ed ancora nel centro storico. Dopo amministrazioni che si sono sbizzarrite con la toponomastica - in alcuni casi provando a riscrivere la storia di Cosenza - mentre si mettevano targhe senza poi numerare la strada interessata, si è trascurata la dignità di molti cittadini che vivono in budelli senza nome nè numero civico, oppure senza targhe identificative di una denominazione già esistente. Esistono ditte specializzate in questo, che con poche migliaia di euro e in pochi giorni "riscrivono" i luoghi della città: ci auguriamo che tale intervento sia al più presto programmato dalla giunta Occhiuto.

martedì 5 luglio 2011

Necessario progettare nuovi spazi parcheggio per il Centro storico

Segnaliamo alla nuova amministrazione che, insieme alla previsione del rifacimento di Piazza Bilotti - in pieno centro della città nuova, con piani sotterranei per parcheggio -, potrebbe essere di vitale importanza prevedere nuove aree parcheggio nei pressi o all'interno della parte antica della città.
Molti cittadini e diverse associazioni concordano sull'opportunità di consentire al maggior numero di persone possibile, tra residenti e fruitori (presenti e futuri) delle attività culturali e commerciali, di giungere comodamente con i mezzi propri di trasporto nel perimetro dell'abitato storico, senza intaccarne l'estetica o la vivibilità dei relativi quartieri.
Se nelle vicinanze del Duomo di Siena hanno potuto realizzare mega parcheggi a 5 piani, la previsione e la progettazione di una nuova struttura per il rilancio della città antica potrebbe essere volano di sviluppo per l'intera città.
Pensiamo all'area parcheggio già presente su Lungo Crati, che potrebbe essere dotata di uno o due piano sotterranei, alla zona sud della Villa Vecchia, all'area dell'hotel Jolly (che il sindaco ha dichiarato di voler abbattere) o alle campagne nei pressi di Palazzo Arnone.
L'eventuale eccezione basata sulla difficile consistenza del terreno, con possibili infiltrazioni d'acqua, dovrebbe comunque riguardare l'intera città.
Rilanciare il centro storico significa anche non penalizzare chi vuole andarvi a vivere o lavorare, costringendolo ad utilizzare servizi navetta per tragitti propri di un percorso turistico, non di ordinaria vivibilità.
Confidiamo nelle capacità di studio e di ricerca, all'insegna della trasparenza e della partecipazione, che la nuova giunta sapranno stimolare, anche in sede di approvazione di uno specifico piano di recupero della parte antica di Cosenza.
un tratto di Lungo Crati














       panoramica da est della città antica