La nostra città ha raggiunto il minimo storico in termini di vivibilità, sicurezza, ambiente, mobilità. La giunta comunale uscente, che si è sbizzarrita con le rotonde e la toponomastica, continua negli ultimi giorni, nella solitaria figura del sindaco Perugini, a dedicarsi agli sprechi e alla rivendicazione di opere e risultati da mondo delle fiabe. Forse gli annunci e i libretti di slogan sono serviti per prendere quota nel PD romano. A Cosenza, pero', circolare tra rifiuti e degrado, per strade che hanno perso illuminazione, che vedono fallire e chiudere le attività commerciali, che perdono pure la numerazione civica, rende la misura di una distruzione amministrativa senza precedenti, che con il voto del prossimo mese dobbiamo dimenticare. Interi quartieri, ad esempio quelli di Via Popilia e Via degli Stadi, continuano a non godere dei servizi minimi di socialità e dei centri di aggregazione dedicati ai giovani e alle famiglie, mentre una diffusa e incontrastata illegalità ha consentito di occupare e chiudere spazi pubblici a discapito della comunità. I pomposi progetti sul mercato di Via Padre Giglio sono svaniti nel nulla, mentre per la sopraelevata non si è mai pensato di attrezzare i tratti adiacenti i palazzi con pannelli antirumore. Forse è il caso di adattare una nota canzone di Fred Bongusto e dedicarla agli uscenti amministratori comunali: "Una rotonda sul viale (del tramonto)".
Michele Arnoni - candidato al Consiglio comunale nella lista "mario occhiuto sindaco"
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