Parte il nostro primo sondaggio in vista delle elezioni amministrative del prossimo maggio.
Riceviamo molte indicazioni e richieste, spesso discordanti, sui candidati a sindaco di Cosenza. Giustamente, da destra e sinistra, si osserva che gli schemi della competizione quest'anno presentano qualcosa di particolare.
I nostri amici e simpatizzanti chiedono certezza e trasparenza nella partecipazione e nel sostegno da conferire alle coalizioni in campo.
Niente assegni in bianco, insomma, nessun ancoraggio ideologico da dare in pasto a chi si gode stipendi e prebende regionali guardando come un giochino a Cosenza.
Di certo è cresciuta la voglia di partecipare fuori dai partiti, fuori dalle logiche spartitorie, salottiere e fasulle dei parvenues vecchi e nuovi della politica cosentina.
Da noi si lavora per la qualità e non per le poltrone, per la crescita culturale e sociale, non per gli affaracci di quattro gatti.
I tempi della politica che ridà il lucido e rende tutto e tutti commestibili è finito.
Da parte nostra massima disponibilità, all'insegna della pura appartenenza civica, con quel candidato sindaco che ci parlerà con lealtà e che vorrà ascoltarci durante tutto il suo mandato.
DECIDIAMO INSIEME: con una email tutti potranno darci suggerimenti e guidarci verso la scelta del miglior candidato a sindaco tra quelli schierati.
SCRIVETECI A: atenecalabria@gmail.comil volantino
Per info e adesioni: atenecalabria@gmail.com
venerdì 18 marzo 2011
domenica 13 marzo 2011
ELEZIONI AMMINISTRATIVE COSENZA: Anomalia o segnali di frantumazione politica in Italia?
Troppi sanno e vogliono fare tutto a Cosenza e Rende: le scadenze elettorali ravvivano allodole e cacciatori.
Non a caso, gli scienziati da circolo della briscola, che snocciolano dietroscena politici come tabelline (si lavora poco, anche da stipendiati pubblici), vivono un momento di grande ed emozionante fervore, perchè stavolta, seriamente e come mai prima, pensano che è utile candidarsi da qualche parte.
Si vota a metà maggio, mentre i partiti e le coalizioni sono ancora silenti, oppure si logorano a voce intonata.
Gli "accordatori" rimangono gli stessi da 20 anni, chi piu', chi meno slavato, mentre la generazione sparente (la mia) se non vive di polvere servile da segreteria di consunta baronpolitik, attende segnali di verità dalla stampa.
E' la crisi maleodorante in avvicinamento: tutti hanno paura di perdere un seggio in Consiglio comunale e tutti si sentono meritevoli di avercelo. Anche perchè in molti si infilano nella mischia per avere altro che spazio politico: con un consiglio comunale ridotto a mercato delle vacche, ci aspettiamo rivoluzioni in 24ore?
Due candidati al sedile di Sindaco civici (Paolini e Nucci), che verificheremo quanto e come resisteranno alle lusinghe e alle paranoie da potere dei paritocrati sbeffeggianti la partecipazione e la democrazia; un candidato ufficializzato a Roma da UDC e PDL (Occhiuto), che però FLI e API e Storace vorrebbero fosse di loro primogenitura.
Qualcuno è in campagna elettorale col posticino assicurato dai capi, mentre altri, tanti, andranno a servire al buio mister quorum di lista.
Candidati emozionali senza sponda politica, candidati civetta, candidati di partiti divisi: tutti in fila, al momento, mentre noi ancora rimaniamo in attesa di capire cosa vogliono e possono fare per il bene comune, per lo sviluppo e la rinascita di Cosenza.
Al Nord, in molti centri importanti, tra primarie civetta e bullismo interno al centrodestra, il panorama non è dissimile: Politica zero e Comuni visti come feudi.
Non siamo diversi, ma abbiamo piu' fame e siamo sempre meno (chi puo' è fuggito altrove per lavorare o qualificarsi).
Un pessimo sindaco e un pessimo pool di assessori distruggono quel che rimane del PD a Cosenza, vuoi per i figli da sistemare al meglio, vuoi per la verifica di apporti trasversali da pezzi di PDL.
Il nostro movimento civico, da giorni "in movimento", ha proposte adamantine che valgono per oggi e per sempre.
Le proposte di adesione ad altri gruppi, con la richiesta di una mia candidatura (a proposito, non si confonda il sottoscritto con l'omonimo che dirige il partito di Storace a Cosenza), lusingano e ci danno l'opportunità di completare al meglio la fase preparatoria di un percorso lungo e sereno che, da qui a pochi giorni, ci proietterà da protagonisti a livello comunale.
Michele Arnoni
consigliere di circoscrizione
coordinatore de "L'Atene della Calabria"
Non a caso, gli scienziati da circolo della briscola, che snocciolano dietroscena politici come tabelline (si lavora poco, anche da stipendiati pubblici), vivono un momento di grande ed emozionante fervore, perchè stavolta, seriamente e come mai prima, pensano che è utile candidarsi da qualche parte.
Si vota a metà maggio, mentre i partiti e le coalizioni sono ancora silenti, oppure si logorano a voce intonata.
Gli "accordatori" rimangono gli stessi da 20 anni, chi piu', chi meno slavato, mentre la generazione sparente (la mia) se non vive di polvere servile da segreteria di consunta baronpolitik, attende segnali di verità dalla stampa.
E' la crisi maleodorante in avvicinamento: tutti hanno paura di perdere un seggio in Consiglio comunale e tutti si sentono meritevoli di avercelo. Anche perchè in molti si infilano nella mischia per avere altro che spazio politico: con un consiglio comunale ridotto a mercato delle vacche, ci aspettiamo rivoluzioni in 24ore?
Due candidati al sedile di Sindaco civici (Paolini e Nucci), che verificheremo quanto e come resisteranno alle lusinghe e alle paranoie da potere dei paritocrati sbeffeggianti la partecipazione e la democrazia; un candidato ufficializzato a Roma da UDC e PDL (Occhiuto), che però FLI e API e Storace vorrebbero fosse di loro primogenitura.
Qualcuno è in campagna elettorale col posticino assicurato dai capi, mentre altri, tanti, andranno a servire al buio mister quorum di lista.
Candidati emozionali senza sponda politica, candidati civetta, candidati di partiti divisi: tutti in fila, al momento, mentre noi ancora rimaniamo in attesa di capire cosa vogliono e possono fare per il bene comune, per lo sviluppo e la rinascita di Cosenza.
Al Nord, in molti centri importanti, tra primarie civetta e bullismo interno al centrodestra, il panorama non è dissimile: Politica zero e Comuni visti come feudi.
Non siamo diversi, ma abbiamo piu' fame e siamo sempre meno (chi puo' è fuggito altrove per lavorare o qualificarsi).
Un pessimo sindaco e un pessimo pool di assessori distruggono quel che rimane del PD a Cosenza, vuoi per i figli da sistemare al meglio, vuoi per la verifica di apporti trasversali da pezzi di PDL.
Il nostro movimento civico, da giorni "in movimento", ha proposte adamantine che valgono per oggi e per sempre.
Le proposte di adesione ad altri gruppi, con la richiesta di una mia candidatura (a proposito, non si confonda il sottoscritto con l'omonimo che dirige il partito di Storace a Cosenza), lusingano e ci danno l'opportunità di completare al meglio la fase preparatoria di un percorso lungo e sereno che, da qui a pochi giorni, ci proietterà da protagonisti a livello comunale.
Michele Arnoni
consigliere di circoscrizione
coordinatore de "L'Atene della Calabria"
martedì 8 marzo 2011
Torniamo a parlare di ricette contro l'ingerenza politica nella sanità locale
Titoloni sulla stampa, interviste di politichese, medici che parlano solo nelle campagne elettorali, caos gestionale nella sanità cosentina: sono i temi piu' graditi per farsi propaganda. Esprimo, intanto da cittadino prima che da attivista politico, forte preoccupazione e amarezza per le polemiche, gli annunci pubblicitari, la propaganda politica personalistica, che a Cosenza stiamo subendo sul futuro della sanità locale. Non possiamo consegnare ai cittadini, ai malati, ai sofferenti, a chi vive quotidianamente disagi professionali, una immagine cosi' logora e devastante della lotta politica sul tema della salute. Leggere di continuo dei botta e risposta politichesi offende la comunità cosentina nella sua interezza; ne perde di dignità il mondo scientifico, professionale, accademico. Perchè non ci appelliamo ai tecnici, agli esperti, a chi vive il mondo medico nel silenzio e nel quotidiano sacrificio, per cercare e proporre le migliori soluzioni possibili per il futuro dell'Ospedale, dei reparti, della gestione finanziaria? Perchè offendere la nostra tradizione e pure la storia del nostro Ospedale, costruito e avviato nell'operoso silenzio, con dignità e rigore morale, nel solco di una cultura politica liberale che pure durante il fascismo era meno invasiva di quella odierna? Vogliamo riprendere, ad esempio, il tema della graduale ed effettiva separazione del mondo politico da quello amministrativo, almeno nel campo sanitario, indicando persone esperte, lasciando margini di discussione e proposta ai privati, ai professionisti liberi da catenacci ed interessi personali? Vogliamo credere e combattere per una classe politica cosentina che sappia davvero coordinare e indicare gli obiettivi senza essere, al solito, invasiva e feudale?
Michele Arnoni
sabato 5 marzo 2011
Lettera aperta di Michele Arnoni sulle celebrazioni comunali per il 150° di Unità nazionale
Se i maggiorenti politici dell'attuale amministrazione comunale intendono celebrare i 150 anni di Unità nazionale, utilizzando stemma e soldi pubblici, cerchino di essere obiettivi e meno faziosi.
Si spoglino, per un attimo, della propaganda antileghista ed antiberlusconiana.
I festeggiamenti non possono avere senso unico, nè, tantomeno, ingenerare confusione con altri processi storici dei quali, magari, si pretende di onorare una matrice antinazionale, quale è quella comunista.
A Cosenza pare si stia celebrando la Liberazione del 1945, e mi preme sottolineare, allora, nel rispetto dei comuni principi costituzionali, che non bisogna mai dimenticare il contributo delle forze democratiche e popolari alla Resistenza e quello, determinante, delle forze angloamericane per la vittoria sul nazifascismo.
Nelle manifestazioni del nostro Comune si dia voce, in contraddittorio, alla cultura liberale, che piu' di ogni altra ha promosso e guidato il processo di unificazione manifestatosi nel 1861 e nel 1870.
Si dia, altresì, voce alle associazioni dei combattenti e dei reduci che onorano la memoria delle migliaia di soldati italiani che hanno completato, versando il sangue irredentista, la liberazione della zona nord orientale del Paese, così vincendo la Prima Guerra mondiale.
Mandare le nostre scuole in visita al Sacrario Militare di Redipuglia, ad esempio, poteva essere un'ottima iniziativa.
C'è da chiedere, dunque, maggiore equilibrio in chi ha possibilità di sfruttare la propria posizione pubblica, magari per rileggere od omettere pezzi di storia patria.
Michele Arnoni
consigliere di circoscrizione
coordinatore de "L'Atene della Calabria"
Si spoglino, per un attimo, della propaganda antileghista ed antiberlusconiana.
I festeggiamenti non possono avere senso unico, nè, tantomeno, ingenerare confusione con altri processi storici dei quali, magari, si pretende di onorare una matrice antinazionale, quale è quella comunista.
A Cosenza pare si stia celebrando la Liberazione del 1945, e mi preme sottolineare, allora, nel rispetto dei comuni principi costituzionali, che non bisogna mai dimenticare il contributo delle forze democratiche e popolari alla Resistenza e quello, determinante, delle forze angloamericane per la vittoria sul nazifascismo.
Nelle manifestazioni del nostro Comune si dia voce, in contraddittorio, alla cultura liberale, che piu' di ogni altra ha promosso e guidato il processo di unificazione manifestatosi nel 1861 e nel 1870.
Si dia, altresì, voce alle associazioni dei combattenti e dei reduci che onorano la memoria delle migliaia di soldati italiani che hanno completato, versando il sangue irredentista, la liberazione della zona nord orientale del Paese, così vincendo la Prima Guerra mondiale.
Mandare le nostre scuole in visita al Sacrario Militare di Redipuglia, ad esempio, poteva essere un'ottima iniziativa.
C'è da chiedere, dunque, maggiore equilibrio in chi ha possibilità di sfruttare la propria posizione pubblica, magari per rileggere od omettere pezzi di storia patria.
Michele Arnoni
consigliere di circoscrizione
coordinatore de "L'Atene della Calabria"
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