Troppi sanno e vogliono fare tutto a Cosenza e Rende: le scadenze elettorali ravvivano allodole e cacciatori.
Non a caso, gli scienziati da circolo della briscola, che snocciolano dietroscena politici come tabelline (si lavora poco, anche da stipendiati pubblici), vivono un momento di grande ed emozionante fervore, perchè stavolta, seriamente e come mai prima, pensano che è utile candidarsi da qualche parte.
Si vota a metà maggio, mentre i partiti e le coalizioni sono ancora silenti, oppure si logorano a voce intonata.
Gli "accordatori" rimangono gli stessi da 20 anni, chi piu', chi meno slavato, mentre la generazione sparente (la mia) se non vive di polvere servile da segreteria di consunta baronpolitik, attende segnali di verità dalla stampa.
E' la crisi maleodorante in avvicinamento: tutti hanno paura di perdere un seggio in Consiglio comunale e tutti si sentono meritevoli di avercelo. Anche perchè in molti si infilano nella mischia per avere altro che spazio politico: con un consiglio comunale ridotto a mercato delle vacche, ci aspettiamo rivoluzioni in 24ore?
Due candidati al sedile di Sindaco civici (Paolini e Nucci), che verificheremo quanto e come resisteranno alle lusinghe e alle paranoie da potere dei paritocrati sbeffeggianti la partecipazione e la democrazia; un candidato ufficializzato a Roma da UDC e PDL (Occhiuto), che però FLI e API e Storace vorrebbero fosse di loro primogenitura.
Qualcuno è in campagna elettorale col posticino assicurato dai capi, mentre altri, tanti, andranno a servire al buio mister quorum di lista.
Candidati emozionali senza sponda politica, candidati civetta, candidati di partiti divisi: tutti in fila, al momento, mentre noi ancora rimaniamo in attesa di capire cosa vogliono e possono fare per il bene comune, per lo sviluppo e la rinascita di Cosenza.
Al Nord, in molti centri importanti, tra primarie civetta e bullismo interno al centrodestra, il panorama non è dissimile: Politica zero e Comuni visti come feudi.
Non siamo diversi, ma abbiamo piu' fame e siamo sempre meno (chi puo' è fuggito altrove per lavorare o qualificarsi).
Un pessimo sindaco e un pessimo pool di assessori distruggono quel che rimane del PD a Cosenza, vuoi per i figli da sistemare al meglio, vuoi per la verifica di apporti trasversali da pezzi di PDL.
Il nostro movimento civico, da giorni "in movimento", ha proposte adamantine che valgono per oggi e per sempre.
Le proposte di adesione ad altri gruppi, con la richiesta di una mia candidatura (a proposito, non si confonda il sottoscritto con l'omonimo che dirige il partito di Storace a Cosenza), lusingano e ci danno l'opportunità di completare al meglio la fase preparatoria di un percorso lungo e sereno che, da qui a pochi giorni, ci proietterà da protagonisti a livello comunale.
Michele Arnoni
consigliere di circoscrizione
coordinatore de "L'Atene della Calabria"
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